Curriculum Vitae di Max Peef

Max Peef

Fotoreporter

Molti degli anni iniziali della sua professione Max Peef, classe 66', li ha dedicati alla pubblicità e alla moda, vivendo in ambienti stimolanti come l'Inghilterra, gli Stati Uniti e in Italia.
La disciplina stilistica assimilata attraverso la pubblicità e la spontaneità del suo stile legato agli anni 80'e 90' hanno aiutato tantissimo la recente intenzione di dedicarsi ai grandi temi sociali.
Gli anni di impegno nelle redazioni ed una profonda maturazione personale, hanno indotto questo passaggio decisivo e da allora i programmi per i progetti di comunicazione in cui si impegna si svolgono sulla base dei contenuti sociali su cui il mondo spesso si interroga.

Dal 2004 ha coperto sia come inviato per Vanity Fair che da indipendente eventi in Sud Africa, Rwanda, Repubblica Democratica del Congo, Libano, Israele, Bosnia-Herzegovina, Kosovo, Nigeria, Benin. In Italia ha pubblicato il suo primo libro nel 2004 sul problema della comunicazione attraverso gli occhi delle persone sieropositive dal titolo IL PESO DEL SILENZIO, Ed. Marna, i cui proventi hanno aiutato a divulgare i contenuti e la lotta all'AIDS.

Nel 2009 con la poetessa siriana Maram alMasri realizza il libro fotografico LE DONNE COME ME, Ed. Liberodiscrivere, che racconta attraverso le immagini della poetessa il dialogo uomo/donna, poetico lavoro di ricerca interiore.

Nel 2005 si è impegnato a fondo in Repubblica Democratica del Congo descrivendo le diverse emergenze umanitarie da quella sanitaria, ai bambini di strada, la crisi idrica e rurale, aiutando diverse associazioni tra Onlus e Ong attraverso l'apporto dei suoi interventi alle convention, delle sue mostre fotografiche che svolge su commissione.

In Israele nel 2005 la collaborazione con la Ong HOPE ha contribuito alla ricostruzione del reparto di neonatologia dell'ospedale italiano Fatebenefratelli a Nazareth, operazione premiata dal Presidente della Regione Formigoni.

In Aprile del 2006 in Sud Africa incontra il Nobel Nadine Gordimer che indicizza il suo lavoro sui temi come l'educazione e i diritti umani.

Nel 2006 con Vanity Fair realizza il reportage sui bambini stregoni ed esce EK'ABANA la mostra itinerante sul tema il cui aiuto viene destinato proprio a questi bambini.
Il suo lavoro è stato pubblicato su numerose testate editoriali italiane ed estere, principalmente su Vanity Fair, anche su Casa Vogue, IO Donna, IL GIORNALE, AVVENIRE, CORRIERE DELLA SERA, Vanity Fair Germania, Famiglia Cristiana, Flair, Private, Max, E&F, Kult, PàP Mag.
Accreditato presso le Nazioni Unite, collabora con il Ministero della Difesa Italiano, e l’ufficio del Capo di Stato Maggiore della Difesa. Recente impegno della sua campagna sociale la mostra patrocinata dal Comune di Milano, TESTA O CROCE sulla sfida nella quale imperversa la situazione della Repubblica Democratica del Congo.

Ama raccontare le storie del mondo perchè da sempre sostiene che c'è una storia meravigliosa dentro ognuno di noi da raccontare attraverso la fotografia e con il reportage, in particolar modo con il ritratto rendendo, come sa ben fare, le persone attraenti, carismatiche; vere. Chiunque davanti al suo obbiettivo ha la sensazione di sentirsi importante e parte di una storia.

Vive in Brianza con la sua famiglia.