Un impianto dentale è una vite in titanio avvitata saldamente alle ossa mascellari su cui si può costruire un dente. Tale fenomeno viene descritto come osteointegrazione. Dopo quasi 40 anni di esperienza clinica riguardante l'implantologia, la scienza ufficiale ha definitivamente accettato l'idea che Il recupero ostinato di elementi dentari compromessi, ha perso gran parte della sua sostenibilità.

1. Impianti a carico immediato post-estrattivi: una accurata selezione-valutazione del paziente, la progettazione pre-operatoria del caso, una tipologia di impianto adeguata, precisione d'inserimento (microscopio) e soprattutto una protesizzazione molto precisa consentono di togliere il dente, inserire immediatamente l'impianto e di applicare una protesi provvisoria nella stessa seduta.
2. Impianti nel settore estetico (incisivi superiori): la contemporaneità di estrazione del dente e inserimento dell'impianto consente di evitare il collasso dei tessuti molli, garantendo un risultato estetico eccellente. Una bella gengiva esalta l'estetica di un sorriso in ceramica.
3. Implantologia guidata NobelGuide: mentre in neurochirurgia la chirurgia stereo-tassica (computer assistita) è una realtà ultra decennale, in chirurgia implantare rappresenta la novità più importante degli ultimi 10 anni. Grazie ad un software specifico è possibile elaborare al computer le immagini acquisite per mezzo di una TAC e quindi simulare l'intervento di inserimento degli impianti in funzione dell'osso disponibile ed della protesi progettata. Tutto questo consente di produrre uno stent o guida chirurgica. L'operatore viene guidato durante la preparazione del sito implantare (mentre fresa l'osso) da una guida metallica, costruita sulla base delle informazioni fornite dalla TAC dei mascellari, permettendo di evitare danni a strutture anatomiche vicine (es. il nervo alveolare inferiore nella mandibola).

Guarda la galleria

Clicca sulle immagini per un percorso passo-passo