L’antefatto
Una ragazzina carina, un bel sorriso, un incisivo fratturato. 14 anni. La disperazione di una vita di relazione agli albori.
Il dentista devitalizza il dente e lo ricopre. Una storia come tante.
Passano gli anni, la ragazza diventa adulta, la “capsula” viene sostituita. Il dentista decide di rifare la devitalizzazione, ma il dente comincia a fare male.
27 anni, la ragazzina è ormai adulta. Il dentista cambia. La situazione no. Salerno, Roma, Milano: il viaggio della speranza verso nord.
Si tentano le diagnosi più strambe. Qualcuno le fa mettere un byte, per evitare che il dente venga traumatizzato. Le viene un ascesso.
Il caso clinico
Femmina, 28 anni, no fumo, no alcol, anamnesi
generale negativa, riferisce trauma in adolescenza
con frattura coronale del 21, terapia canalare e corona
in oro-ceramica con perno endo-canalare.
Da 2 anni infezione peri-apicale e reiterati ritrattamenti
endodontici senza esito.
Esame clinico: dolore, gonfiore,
mobilità di III. grado, sondaggio chiuso.
Diagnosi radiologica
Rx endorale evidenzia la presenza di un perno endocanalare e la frattura verticale della radice del 21.
I picchi ossei inter-radicolari sono conservati e gli elementi dentari adiacenti non presentano patologie.
Piano di trattamento: implantologia a carico immediato
- estrazione
- impianto immediato NobelActive 4.3 x 15 mm
- rigenerazione ossea (onlay osseo da ramo mandibolare)
- innesto di connettivo (prelievo dal palato)
- Platelet Riched Fibrin
- protesizzazione immediata (corona in resina avvitata) dopo 16 mesi (maturazione dei tessuti molli e duri)
- corona definitiva in Zirconia stratificata in ceramica avvitata
Intervento
La paziente viene operata in sedazione cosciente:
1. estrazione e toilette chirurgica della lesione ossea peri-apicale
2. inserimento di impianto immediato NobelActive 4.3 x 15 mm
3. allestimento di corona provvisoria in resina avvitata
4. prelievo di tassello osseo corticale dal ramo mandibolare
5. onlay osseo avvitato per rigenerazione del difetto vestibolare osseo
6. applicazione di PRF (fattori di crescita derivati dal sangue del paziente)
7. prelievo di tessuto connettivo e innesto libero iuxta-implantare
8. sutura
Follow-up (36 mesi)
Discussione
Il carico immediato dell’impianto stimola la rigenerazione del tessuto osseo.
Un provvisorio adeguato consente di stimolare e guidare la rigenerazione dei tessuti molli, mantenendo l’architettura originale dei tessuti gengivali.
La funzione è essa stessa promotrice della rigenerazione.
Il disconfort del paziente è ridotto ad un’unica seduta chirurgica. La riabilitazione estetica è immediata.
Conclusioni
La metodica operativa è certamente complessa. Richiede competenze chirurgiche, implantari e protesiche di livello elevato. I presupposti per il successo sono :
- selezione adeguata del paziente (fenotipo metabolico positivo)
- stabilità primaria dell’impianto
- picchi ossei inter-radicolari conservati
- precisione chirurgica (micro-chirurgia)
- meccanica implantare adeguata
- componentistica protesica estetica
- finalizzazione protesica metal-free
Un risultato finale di questo tipo è figlio di una relazione medico-paziente positiva. Tale relazione è essa stessa promotrice della guarigione.
dr. Massimo Mazza
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